Mutui, tasso variabile o fisso: ecco cosa scegliere a luglio 2024
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mutui, tasso variabile o fisso: ecco cosa scegliere a luglio 2024

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Mutui a luglio 2024: meglio tasso fisso o variabile? Ecco gli attuali tassi di interesse e qual è la soluzione è più vantaggiosa.

Luglio 2024 segna un momento di svolta per chi intende acquistare casa con un mutuo. Dopo due anni di tassi di interesse elevati, il trend si è invertito.

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I mutui a tasso fisso e variabile stanno beneficiando di una riduzione dei tassi, ma secondo QuiFinanza.it, quale opzione conviene scegliere?

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Cosa scegliere tra tasso variabile e tasso fisso?

Con il calo dei tassi, sia le soluzioni a tasso fisso che quelle a tasso variabile risultano più convenienti rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, la scelta tra tasso fisso e variabile dipende da diversi fattori.

Il tasso fisso offre una stabilità maggiore, poiché le rate mensili rimangono costanti per tutta la durata del mutuo. Questo è particolarmente vantaggioso in un contesto di incertezza economica.

Un rapporto di Experian ha evidenziato che la rata di un mutuo a tasso fisso è attualmente più bassa di circa il 9% rispetto al 2023.

Il tasso variabile, d’altra parte, può sembrare allettante grazie ai tassi inizialmente più bassi. Tuttavia, nonostante il recente calo, le rate dei mutui a tasso variabile non hanno registrato significativi rientri.

Negli ultimi due anni, l’aumento delle rate mensili dei mutui variabili ha toccato punte del 119%.

Mutui luglio 2024: cosa è successo negli scorsi mesi

A maggio 2024, il tasso medio dei mutui è sceso al 3,61%, in calo rispetto al 3,67% di aprile e nettamente inferiore al picco del 4,50% registrato a novembre 2023.

Questo calo rappresenta il sesto mese consecutivo di riduzione dei tassi, un’inversione significativa rispetto agli ultimi anni caratterizzati da tassi elevati.

Le decisioni della Banca centrale europea (BCE) hanno giocato un ruolo cruciale in questa inversione di tendenza.

Per la prima volta dal 2019, la BCE ha ridotto i tassi di interesse sui depositi di un quarto di punto percentuale, portandoli dal 4% al 3,75%.

Anche il tasso di riferimento è stato abbassato dal 4,50% al 4,25%, e il tasso sui prestiti marginali è sceso dal 4,75% al 4,50%.

Questa riduzione dei tassi ha un impatto diretto sui mutui, rendendoli più accessibili e convenienti per i privati e, in misura minore, per le aziende.

Secondo un rapporto dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), da dicembre 2023 il tasso medio dei mutui è sceso progressivamente dal 4,42% al 3,61%.

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ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2024 15:04

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